“Di rado, ma accade, il contagio divampa, e la fortezza crolla, incapace di contenere, o controllare, o disarmare. Allora si muore d’amore, situazione spesso censita nei libri, talvolta in modo mirabile”
Alessandro Barrico
La pandemia è stata un evento inaspettato, un “trauma collettivo” di portata planetaria, un denso intreccio di emozioni che rimarrà immagazzinato nella memoria comune come lo sono stati le guerre mondiali, l’incidente al reattore di Chernobyl, l’attentato alle Twin Towers.
Ma a differenza di altri eventi, cui la coscienza collettiva ha risposto con la partecipazione e la solidarietà, il lockdown ha costretto molte persone a rimanere sole dinnanzi alla paura di contrarre il COVID-19 e di contagiare gli altri, all’aumento della sensazione di panico nell’indossare la mascherina, al sentimento di isolamento, rifiuto e o abbandono, alle difficoltà nel vivere il contatto ravvicinato con i propri familiari, alle contrastanti informazioni dei social che accrescono il senso di incertezza. Sensazioni di esperienze negative passate sono riaffiorate.
Questo potrebbe aver portato a provare diverse emozioni: sensazione di irritabilità, agitazione, rabbia, paura, panico e tristezza, sintomi somatici di malessere, spossatezza, nausea e confusione, aumento delle idee suicide.
Cosa fare?
- In questo senso generale di agitazione e di disorientamento, è molto utile avere un “posto sicuro”: potete scegliere un luogo della vostra casa dove vi sentite in pace e tranquilli, lì potete prendervi del tempo per voi stessi e lasciare andare tutte le emozioni negative, i pensieri intrusivi e le preoccupazioni.
Come?
- Il primo passo è occuparvi dei vostri bisogni primari, ovvero la fame, la sete, il sonno, l’idratazione e la digestione. La domanda connessa a questi bisogni primari è: Ti senti al sicuro? Il luogo in cui ti trovi è un posto in cui ti senti protetto?
- Il passaggio successivo è collegato al bisogno di avere delle abitudini: il nostro corpo cresce grazie alla routine e a determinati ritmi, ad esempio i ritmi circadiani sonno-veglia, così come il nostro apparato digestivo funziona in modo ottimale se viene abituato a una certa routine. In questo senso costruire una proprio routine può aiutare il corpo ad avere dei ritmi predicibili: svegliarsi alla stessa ora, mangiare a orari prestabiliti, fare attività fisica, non mangiare poco prima di andare a dormire, non fare uso eccessivo di caffeina. Queste semplici indicazioni possono sembrare banali ma permettono di allenare la nostra mente e il nostro corpo a un equilibrio indipendente dagli eventi esterni e dalla transitorietà delle emozioni.
- L’ultimo step è allenare la memoria a ricordare le esperienze in cui vi siete sentiti amati, fiduciosi e connessi alle persone per voi importanti: tutto ciò che noi sentiamo è collegato ai ricordi delle esperienze che abbiamo vissuto, ad esempio se ti senti depressa è probabile che questo vissuto sia connesso al ricordo di quando hai avuto delle esperienze in cui ti sei sentita depressa. In quest’ottica tante più esperienze positive sperimenti tanto più la memoria ricorda eventi positivi a cui attingere nei momenti di difficoltà. Rick Hanson1, noto neuroscienziato, afferma che la percezione del pericolo è funzionale per predire le minacce future e apprendere nuove esperienze di connessione, amore e gratitudine. In quest’ottica suggerisce che è utile dedicare almeno 30 secondi al giorno di emozioni positive per mantenere un ancora di salvezza. Dedica ogni giorno parte del tuo tempo libero a fare almeno tre attività salutari e positive: ascoltare musica, fare attività fisica, guardare una serie TV, dipingere o fare qualcosa di creativo, leggere un libro, coccolare il tuo animale domestico, fare qualcosa per la cura del corpo, cucinare qualcosa di nuovo o il tuo piatto preferito…
Queste attività possono essere definite come “strategie a breve termine”, possono essere molto utili ma devono essere in sintonia anche con la tua mente, per poter essere accolta e contenuta attraverso uno spazio esterno.
Fare pratica di esperienze positive può essere molto utile sia per mantenere uno stile di vita sano sia per contenere alcune difficoltà quotidiane, non sempre però è sufficiente, talvolta è necessario uno specialista per comprendere meglio il significato del tuo malessere e trovare delle strategie che siano utili anche nel lungo termine. Se senti che da solo è difficile contenere il tuo disagio, non esitare a rivolgerti a un professionista.
Dott.ssa Valentina Loforese | Psicologa – Psicoterapeuta
Fonti
- Rick Hanson, Forrest Hanson, 2019, La forza della resilienza, Giunti Editore